Ziller Plattenspitze |
Reichenspitze |
Wildkarspitze |
Schlieferspitze |
"Vera" Vetta d'Italia (Zwillingskopf) |
Grossvenediger |
Picco dei Tre Signori - Dreiherrnspitze |
Rifugio Tridentina - Birnlucken Hutte |
Pizzo Rosso di Predoi |
Loffelspitze |
Durreck |
Sul punto più settentrionale dello spartiacque alpino. Davanti a noi, a sud, tutta la Penisola.
Panasonic Lumix FZ18 16 foto verticali a mano libera ISO 100, 1/500, f/8 Hugin, Photoshop, Udeuschle |
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Comments
Herzlichst Christoph
About sharpness: I always use the same sharping tool for every pano (Photoshop CS5, sharping ratio 50%), but evidently it doesn't work in the same way on each photo. However I see that the photos appear different according to the computer and the monitor that I use; with the Mac the panoramas have a better appearance than with other pc.
Ciao, Alvise
Poi volendo strafare ci sarebbe quanto descritto qui da Heinz H.:
www.panorama-photo.net/panorama.php?pid=12709
Raffinatezze che io non ho mai operato, beninteso, anche perché credo non sia né saggio né rispettoso della propria persona passare le giornate dietro la produzione di foto... a 500 pixel!!
Quanto alla foto in sè: ora però vogliamo la foto di Capo Passero!
Qualche anno fa, quando ci fu la Miss Italia trentina, un Giornalista Trentino (appartenente, dunque, a una categoria di Tesserati di Partito che ognora brillano per arguzia e conoscenza) scrisse trionfalisticamente: «Il Trentino è orgoglioso di avere la piú bella dalla Vetta d'Italia a Capo Passera» (sic).
Detto questo, ripeto ed insisto che non c'è alcun intento polemico e nazionalistico nelle mie parole, come non ce n'è nella soddisfazione che ho provato a salire su quella cima. Tolomei è arrivato ben prima del Ventennio, e per quanti danni possa aver fatto è quanto meno impreciso tacciarlo di fascismo. Chiaro anche che il fascismo ha tratto molto beneficio da quest'ottica ipernazionalistica (ma chi non lo era, allora? anche nella storia, come nel diritto, "tempus regit actum"). Moltissimo ci sarebbe da ragionare su tutta quest'ansia per la precisione confinatoria, e mi piacerebbe anche, ma non porterebbe da nessuna parte e si finirebbe per fraintendere e essere fraintesi. Meglio quindi limitarsi al puro dato geografico e lasciare che il tempo smussi alcuni spigoli. Ancora oggi a fianco della Croda de l'Arghena si addossa lo Scoglio di San Marco, nome dato sembra addirittura da Paolo Sarpi a un modesto rilievo che era però il pilastro angolare del confine fra Serenissima e Tirolo asburgico. Ora sopra ci pascolano i camosci in una calma bucolica, e non ci va quasi mai nessuno; ma il nome è rimasto, come semplice ricordo.
Grazie per i consigli sullo sharpening.
Ciao,
Alvise
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