La vetta de "La Motta", è quotata ma non nominata sulle varie carte topografiche inerenti la Val Bodengo. Il toponimo tuttavia è riportato sulla Guida dei Monti d'Italia, Mesolcina-Spluga, a cura di A. Gogna e A. Recalcati. Pure localmente, è conosciuta dai valligiani con il nome di "la muta". Questa modesta sommità, rappresenta uno splendido belvedere sulla quasi totalità delle vette in cui culminano le due selvagge vallate di Bodengo e Pilotera. Raggiungerne la vetta non è però del tutto semplice. E' necessario infatti percorrere un sentiero poco frequentato, piuttosto esposto e non segnalato. Inoltre nessuna carta lo riporta. Esso prende avvio dalla località di Prà l'Oste 1147 m (Val Pilotera), per risalire le boscose pendici nord-orientali della Motta. Dapprima sull'orlo dei salti verso Val Pilotera, poi, raggiunta la quota 1626 m, sull'orlo di quelli verso Val Bodengo. Nel complesso però, la difficoltà non è mai superiore a EE.
This modest peak is a wonderful panoramic point on the almost all the peaks in which culminate the two savage valleys of Bodengo and Pilotera.
Hans-Jürgen Bayer, Dirk Becker, Valentino Bedognetti, Stefano Caldera, Thomas Guldner, Manfred Hainz, Christian Hönig, Heinz Höra, Johann Ilmberger, Manfred Kostner, Giuseppe Marzulli, Michael Riffler, Arne Rönsch, Bruno Schlenker, Anton Theurezbacher, Robert Viehl
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